SENATO DELLA REPUBBLICA

-------------------- XIX LEGISLATURA --------------------

9ª Commissione permanente

(Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare)

177a seduta: mercoledì 18 dicembre 2024, ore 9

ORDINE DEL GIORNO

SINDACATO ISPETTIVO
InterrogazioniInterrogazioni svolte
In sede redigente
I. Seguito della discussione congiunta dei disegni di legge:
1. MANCA e altri – Misure per la tutela e lo sviluppo dell'artigianato nella sua espressione territoriale, artistica e tradizionale
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 10ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(38)
2. ROMEO Modifiche all'articolo 5 della legge 8 agosto 1985, n. 443, in materia di misure a tutela dell'artigianato
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(306)

- Relatori alla Commissione Mara BIZZOTTO ​​​​​​e MARTELLA
II. Seguito della discussione congiunta dei disegni di legge:
1. DE CARLO e altri – Disposizioni in materia di produzione e vendita del pane
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 4ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª, della 10ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(413)
2. Gisella NATURALE e altri – Disposizioni in materia di produzione e vendita del pane
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 4ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª e della 10ª Commissione)
(600)

- Relatrice alla Commissione FALLUCCHI
III. Seguito della discussione congiunta dei disegni di legge:
1. Mara BIZZOTTO e altri – Misure per sensibilizzare i consumatori all'adozione di condotte virtuose orientate alla riduzione dello spreco alimentare
(Pareri della 1ª, della 4ª, della 5ª, della 8ª e della 10ª Commissione)
Seguito discussione congiunta e rinvio (972)
2. DE CARLO e LIRIS Modifiche alla legge 29 dicembre 2022, n. 197, in materia di riduzione degli sprechi di cibo
(Pareri della 1ª, della 4ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª e della 10ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1145)
3. Aurora FLORIDIA e altri – Modifiche alla legge 19 agosto 2016, n. 166, in materia di limitazione degli sprechi alimentari
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 8ª e della 10ª Commissione)
(1167)

Relatore alla Commissione BERGESIO

IV. Seguito della discussione congiunta dei disegni di legge:
1. AMIDEI e altri – Disciplina dell'attività, riconoscimento della qualifica e istituzione del registro nazionale dei pizzaioli professionisti 
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª e della 10ª Commissione)
Seguito discussione congiunta e rinvio (385)
2. CANTALAMESSA e altri – Riconoscimento della qualifica di pizzaiolo e istituzione dell'albo nazionale dei pizzaioli professionisti 
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 4ª, della 5ª, della 7ª e della 10ª Commissione e della Commissione parlamentare per le quesioni regionali)
(1267)

- Relatrice alla Commissione FALLUCCHI

In sede referente
Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Clotilde MINASI Istituzione dell'albo degli acconciatori professionali
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª e della 10ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(993)
2. ANCOROTTI e altri – Istituzione del Registro nazionale degli acconciatori, delega in materia di requisiti e modalità di iscrizione, nonché misure per la prevenzione dell'abusivismo
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª e della 10ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1035)

- Relatore alla Commissione MAFFONI
In sede consultiva
Seguito dell'esame del disegno di legge:
Legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità (Approvato dalla Camera dei deputati) - Relatore alla Commissione AMIDEI
(Parere alla 8ª Commissione)
(1294)
Esame di progetti di atti legislativi dell'Unione europea
Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 144, commi 1 e 6, del Regolamento, del progetto di atto legislativo dell'Unione europea:
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2020/2220 per quanto riguarda misure specifiche a titolo del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) per fornire assistenza supplementare agli Stati membri colpiti da calamità naturali - Relatore alla Commissione DE CARLO
(Parere della 4ª Commissione)
(COM(2024) 495 definitivo)

 


INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO


NICITA - Ai ministri delle Imprese e del Made in Italy e dell'ambiente e della Sicurezza energetica

Premesso che:

le recenti vicende giudiziarie e amministrative che riguardano una parte rilevante e strategica del Polo industriale siracusano, il depuratore IAS, costituiscono l'occasione urgente per la definizione di una strategia multidimensionale che ne garantisca il futuro in un quadro di transizione energetica ed ecologica, sostenibilità ambientale, tutela della salute, rilancio dell'occupazione, riqualificazione dei lavoratori, bonifica e riconversione industriale;

il Polo industriale siracusano dispone di un sistema infrastrutturato e interdipendente, con capacità e competenze particolarmente idonee allo sviluppo di un polo mediterraneo dell'idrogeno collegato con altri siti strategici siciliani (Termini Imerese e Gela). Esso, inoltre, è uno dei principali siti di emissione antropogenica di CO2 e, dunque, la sua riconversione, assieme alla riqualificazione dei lavoratori, si pone come strategica anche nel quadro di un piano nazionale per il clima e per la riduzione delle emissioni di gas climalteranti. La scala e la dimensione temporale degli investimenti necessari sono tali da richiedere forti e non più rinviabili investimenti strategici, cooperazione pubblico-privato, confronto sinergico con i lavoratori;

la Corte costituzionale, con la sentenza n. 105 del 2024, ha dichiarato la parziale illegittimità dell'articolo 104-bis, comma 1-bis.1, quinto periodo, delle norme di attuazione del codice di procedura penale, nella parte in cui non prevede che le misure ivi indicate si applichino per un periodo di tempo non superiore a trentasei mesi (termine ritenuto congruo sulla base del precedente ILVA),

si chiede di sapere:

se il Governo intenda procedere ad una riformulazione dell'articolo 104-bis delle norme di attuazione del codice di procedura penale recependo le disposizioni della Corte costituzionale, in particolare imponendo un termine massimo di consultazione delle misure prescrittive per impianti sotto sequestro giudiziario fino a sei mesi e un termine massimo di operatività degli impianti di 36 mesi;

se intenda riesaminare e modificare il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 febbraio 2023 che qualificava l’impianto di depurazione consortile gestito da IAS S.p.A., sito in Priolo Gargallo, ed altri, come infrastrutture necessarie ad assicurare la continuità produttiva degli stabilimenti della società ISAB, estendendo tale condizione agli impianti, e alle relative condotte, dei grandi utenti la cui attività di depurazione è co-essenziale al funzionamento dell'IAS e, quindi, di ISAB;

se intenda riesaminare e, conseguentemente, modificare il decreto interministeriale del 12 settembre 2023 in modo da assorbire integralmente le osservazioni della magistratura, definendo, d'intesa con la Regione, le risorse immediatamente disponibili, un cronoprogramma verificabile degli investimenti (ivi incluso il termine massimo di operatività degli impianti di cui alla decisione della Corte), un credibile monitoraggio quotidiano effettivo, un sistema replicabile, di controlli umani e automatici, che sia efficace e bilanciato su parametri certi e definiti con criteri condivisi e pienamente rispettosi della legislazione vigente, previa consultazione con tutti gli enti e i soggetti elegibili;

se intenda conseguentemente, definire per IAS S.p.A. una nuova e semplificata struttura di governance, con meccanismi di controllo rafforzati e garanzie di economicità nella gestione, assegnando alla medesima IAS nuovi ruoli prospettici e nuovi finanziamenti per procedere verso una strategia di diversificazione nel campo della desalinizzazione delle acque marine nella prospettiva di liberare le risorse idriche attualmente usate dalle industrie per altri usi.

(3-01411)


FREGOLENT, BORGHI Enrico, SCALFAROTTO - Al ministro delle Imprese e del Made in Italy

Premesso che:

Diageo PLC è una multinazionale britannica operante nel settore delle bevande alcoliche e fa parte delle 100 aziende con la maggior capitalizzazione nella borsa di Londra;

il gruppo è nato nel 1997 dalla fusione di due compagnie: la britannica GrandMet e l'irlandese Guinness PLC;

nel corso degli anni la GrandMet aveva rilevato aziende storiche del settore bevande alcoliche italiano, quali la Cinzano nel 1992 (dopo essere già entrata nel 25 per cento del capitale della società italiana nel 1985) e Buton (azienda produttrice del brandy “Vecchia Romagna”) nel 1993;

nel settembre 1999 il marchio Cinzano veniva acquisito dal gruppo Campari attraverso un’operazione finanziaria che prevedeva, da parte di Diageo, soltanto la cessione della titolarità del brand, ma non dello storico stabilimento di Santa Vittoria d’Alba, rimasto di proprietà del gruppo del Regno Unito;

lo stabilimento piemontese produce, tra gli altri, il whisky “Johnnie Walker”, la birra “Guinness” e la vodka “Smirnoff” e impiega circa 380 dipendenti tra le maestranze che operano nel settore della produzione e il personale impiegatizio degli uffici;

la pesante riduzione delle vendite globali nel settore degli alcolici ha fortemente colpito anche la multinazionale Diageo, che ha subìto, nel primo semestre del 2024, un calo di fatturato specifico dell’1,4 per cento;

la flessione della multinazionale britannica ha avuto pesanti riflessi anche in Borsa, dove il titolo ha perso il 17 per cento da gennaio 2024;

a seguito dei deludenti risultati commerciali, la Diageo ha annunciato un programma di pesante riduzione dei costi, che coinvolge anche lo stabilimento di Santa Vittoria d’Alba, di cui la proprietà ha preannunciato la chiusura totale nel 2026;

secondo fonti della proprietà dello stabilimento, la necessità di attuare al più presto il piano di riduzione dei costi deriverebbe, oltre che dal fenomeno inflattivo, soprattutto dall’incertezza economica dovuta all’ipotesi dell’istituzione di nuove barriere commerciali che la nuova Presidenza americana eletta, pur non ancora insediata, potrebbe introdurre;

la chiusura che comprenderà tanto il reparto produttivo che quello amministrativo, comporterà la totale perdita dei posti di lavoro attualmente impegnati sul territorio piemontese,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo stia seguendo l’evolversi della crisi e della possibile chiusura dello stabilimento Diageo e reputi valida la motivazione con la quale la proprietà giustifica tale chiusura;

quali provvedimenti intenda porre in essere per garantire la continuità produttiva dello stabilimento di Santa Vittoria d’Alba e salvaguardare i relativi posti di lavoro.

(3-01515)


BERGESIO - Al Ministro delle imprese e del Made in Italy

Premesso che:

la multinazionale britannica Diageo, leader mondiale nel settore delle bevande alcoliche, ha ufficializzato l’avvio della procedura per la cessazione definitiva, entro il mese di giugno 2026, delle attività nello storico stabilimento, ex Cinzano, di Santa Vittoria d’Alba, in provincia di Cuneo;

l’annuncio ha messo in stato di agitazione i 349 dipendenti che hanno immediatamente indetto uno sciopero di 8 ore per ogni turno di lavoro e organizzato un presidio davanti alla fabbrica;

lo stabilimento è sempre stato strategico per l’economia del territorio, in quanto fondamentale bacino di occupazione e di ricchezza, all’interno del quale sono nati prodotti conosciuti e apprezzati in tutto il mondo; una sua eventuale chiusura avrebbe un impatto devastante, oltre che sull’occupazione, anche sul tessuto economico e sociale del territorio;

il gruppo, quotato alla borsa di Londra, è presente in più di 180 Paesi con circa 200 prodotti diversi. Quello di Santa Vittoria d’Alba rappresenta l’unico sito produttivo italiano;

recentemente il gruppo ha divulgato i risultati dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2024. Le vendite nette si sono attestate a 20,3 miliardi di dollari, con un utile operativo in crescita che ha raggiunto i 6 miliardi di dollari;

le scelte dell’azienda, maturate peraltro in senso unilaterale, sembrano dettate da mere logiche di profitto, senza tener conto degli interessi dei lavoratori, delle loro famiglie e di tutta la comunità,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia conoscenza dei drammatici fatti esposti e quali iniziative intenda adottare per favorire l’immediata convocazione di un tavolo di concertazione tra tutte le parti interessate, al fine di arrivare ad una soluzione condivisa della problematica, che sia favorevole alla continuità produttiva dell’impianto di Santa Vittoria d’Alba e al mantenimento dell’occupazione.

(3-01518)

NATURALE, LICHERI Sabrina, NAVE, FLORIDIA Barbara, DAMANTE, CATALDI, LOPREIATO, BEVILACQUA, MAZZELLA, CASTELLONE - Al ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste

Premesso che:

secondo quanto diffuso dagli organi di stampa in data 4 dicembre 2024, in occasione dell’assemblea dell’Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali (ANICAV), sono state evidenziate tre grandi problematiche che attanagliano il settore di riferimento, quali: la concorrenza sleale dei Paesi extra europei, che non rispettano le regole di sostenibilità ambientale e sociale; gli effetti devastanti del cambiamento climatico in agricoltura; le infrastrutture idriche deficitarie;

l’industria conserviera è un vessillo del made in Italy agroalimentare, con un fatturato pari a 5,5 miliardi di euro e un volume di 5,3 tonnellate di produzione. Ciò, naturalmente, comporta importantissimi positivi riverberi sul piano occupazionale, con una capacità numerica pari a 10.000 posti di lavoro fissi e 25.000 posti stagionali;

è in atto, tuttavia, un processo di intrusione da parte delle produzioni cinesi nei mercati nazionali. Al riguardo, proprio la Cina ha registrato un aumento percentuale di affari per la filiera pari al 31 per cento. Di converso, l’Italia, sempre nel 2024, ha registrato una flessione produttiva in perdita del 2,5 per cento;

al fenomeno si aggiunge la pericolosa piaga delle frodi a danno dei consumatori evidenziata da recenti fonti giornalistiche. A tal proposito, è stato rilevato che talune confezioni di passata di pomodoro vendute nei supermercati del Regno Unito e della Germania con indicazione d’origine “italiana” contenevano in realtà pomodoro cinese, coltivato in particolare nella regione dello Xinjiang, territorio sottoposto a sanzioni in Occidente;

considerato che il decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 16 novembre 2017 ha introdotto una disciplina sperimentale dell'etichettatura dei prodotti derivati del pomodoro, anche con l’obiettivo di assicurare una maggiore trasparenza verso i consumatori. L’efficacia del regime sperimentale è stata sistematicamente prorogata. Da ultimo, il decreto del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste 19 dicembre 2023, all’articolo 2, ne ha fissato al 31 dicembre 2024 il termine finale di efficacia,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo ritenga di definire, attraverso opportuni interventi riguardanti la filiera del pomodoro, misure chiare e condivise nonché metodologie di analisi scientificamente riconosciute tese a garantire la corretta individuazione dell’origine della materia prima;

quali iniziative voglia sostenere sotto il profilo attuativo, al fine di promuovere nel comparto primario una gestione idrica efficace e sostenibile in grado di compensare l’impatto negativo dei cambiamenti climatici e, nel contempo, rafforzare la produzione nazionale nonché i redditi degli operatori del settore agroalimentare;

se, anche per le prossime annualità, intenda prorogare il termine finale di efficacia del regime sperimentale riguardante l’indicazione dell'origine in etichetta del pomodoro;

se reputi, nelle opportune sedi istituzionali dell’Unione europea, di promuovere un dibattito circa la trasparenza delle etichettature dei prodotti ottenuti dalla lavorazione del pomodoro mediante la corretta indicazione della zona di coltivazione e del Paese di lavorazione, nonché di avviare un confronto circa gli strumenti da approntare per arginare gli effetti della concorrenza sleale dei Paesi extra europei, non rispettosi delle regole di sostenibilità ambientale e sociale.

(3-01530)